• Management

    Management

    Non puoi gestire ciò che non conosci!

  • Comunicazione

    Comunicazione multidirezionale

    Inutile parlare senza saper ascoltare, se stessi e gli altri

  • Mappe concettuali, mappe mentali, analisi

    Analisi

    Il miglior metodo per fare un lavoro è pensare, analizzare, confrontare, ripianificare

  • brainstorming, confronto, pensiero comune, idee differenti, obiettivo comune

    Brainstorming

    Confrontare è un metodo per vedere, osservare da più punti di vista un problema
    e trovare insieme la soluzione migliore

L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai.
Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti ... continua a cercare finché non lo troverai.
Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle.

Steve Jobs, fondatore e amministratore della Apple

Analisi IT e sviluppo

Esistono centinaia di strumenti per realizzare un progetto IT.

Esperienza, collaborazione, sviluppo mirato, analisi, pianificazione e condivisione sono spesso le basi che permettono di raggiungere l'eccellenza che ognuno di noi cerca.

Comunicazione

Una presentazione online, per quanto ben fatta, perde valore se non visitata dal giusto target.

Il web marketing si occupa di creare e rendere visibile al proprio target il nostro messaggio, forte, chiaro!

Project Management

Gestire un progetto non significa solo saper coordinare il team: occorre comprendere il problema posto, analizzarlo, proporre soluzioni ed alternative, valutando i rischi. Il primo punto per raggiungere gli obiettivi è saper ascoltare il committente e osservare il problema.

Ogni progetto significa imparare, specialmente in un mercato in continua evoluzione: ascoltare, osservare significa imparare, riflettere e rispettare. Questo fa un gruppo, questo crea il gruppo ed insieme si può lavorare per un obiettivo.


Se oggi vado a letto non avendo fatto niente di nuovo rispetto a ieri, allora
oggi è stato sprecato.

Bill Gates, proprietario della Microsoft

Una breve presentazione

Nato come programmatore "fai da te" nel 97, ho proseguito nello sviluppo di applicazioni dinamiche, acquisendo dimestichezza in vari linguaggi di programmazione e web script, dapprima html, javascript,css, visual basic ed in seguito maturando maggiore conoscenza nei differenti database, specializzandomi in Microsoft SQL, lavorando sempre per grandi brand, come Chicco, Artsana, Control, Prenatal, gestendo il sito istituzionale.

Durante gli anni di sviluppo, ho avuto modo di apprendere l'arte della comunicazione e dell'acquisizione specifiche da parte del committente; contemporaneamente ho raggiunto una notevole dimestichezza nella progettazione di applicativi e riorganizzazione strutturale dei dati e delle informazioni, realizzando, in team, il gestionale di ricerca e prenotazione viaggi di Bluvacanze e Going.
Ciò mi ha consentito di gestire progetti di grandi dimensioni, imparando dai clienti stessi, relazionando sia al cliente, sia alla società di sviluppo parametri, tempistiche e rischi, mantenendo il focus su priorità e delivery e proponendo soluzioni alternative o nuove funzionalità.

A conferma dell'esperienza raggiunta, nel 2013, ho completato il percorso di project manager, studiando e seguendo la guida PMBOK (Project Management Body of Knowledge) c/o SDA Bocconi.

foto di luca pomicelli

Chi è un programmatore ...

cosa significa essere un programmatore ...

Il lavoro del programmatore è riuscire a tradurre il lavoro, di ogni singolo settore, in informazioni, le procedure nel linguaggio preposto allo scopo: web, app, software.

Un buon programmatore è una persona che non conosce il tuo lavoro, ma è in grado, tramite un passaggio di consegne, di creare dei programmi o applicazioni che possano aiutarti nel tuo lavoro.

... quando uno sviluppatore diventa un PM

da programmatore a project manager: esperienza nella gestione dei progetti

Un project manager è una persona, spesso un programmatore dotato di pluriennale esperienza, che è in grado di raccogliere i requisiti, far comunicare i vari attori del progetto, proporre nuove soluzioni, analizzare i rischi e coordinare lo sviluppo.

Un buon project manager ha imparato ad accogliere e gestire i cambiamenti.


I principali metodi di Project Management
PMBOK

Project Management Body of Knowledge, da cui l'acronimo PMBOK, è una guida, pubblicata dal Project Management Institute, per tracciare un percorso standard per la realizzazione di un progetto attraverso una sequenza di processi avendo ben chiaro le aree di conoscenza, tra cui:

  • Procurement
  • Tempo
  • Qualità
  • Stakeholder
  • Comunicazione
  • Integrazione
  • Costi
  • Rischi
  • Ambito
  • Pianificazione ed esecuzione
  • Monitoraggio e controllo

PRINCE2

PRINCE, la cui evoluzione è denominata PRINCE2, deriva da PRojects IN Controlled Environments, ovvero una raccolta di guide linea riguardanti il processo di nascita, sviluppo e conclusione di un progetto; PRINCE2 non fornisce degli strumenti, una metodologia "chiusa", ma indica un percorso da seguire con delle demarcazioni ben precise:

  • Direzione di un Progetto (DP)
  • Avvio di un Progetto (SU)
  • Inizio di un Progetto (IP)
  • Gestione dei Limiti di Fase (SB)
  • Controllo di Fase (CS)
  • Gestione della consegna dei Prodotto (MP)
  • Chiusura di un Progetto (CP)
Ognuno di questi processi è composto da diversi sotto processi, punti di attenzione o steps.
Qui un elenco completo e dettagliato

AGILE

Agile, nato della pubblicazione dell'omonimo manifesto, è un metodo di gestione dei progetti e racchiude un piccolo elenco di aspetti che sono importanti:

  • Gli individui sono più importanti dei processi e degli strumenti
  • Il software deve essere funzionante
  • La collaborazione col cliente è una componente fondamentale
  • Rispondere al cambiamento positivamente, non subirlo
Questi principi si sono evoluti nel tempo, mantenendo però una certa flessibilità per cui sono il riferimento per un project management snello, composto da rapide, frequenti release, ideale per ambienti dinamici.

WATERFALL

Il modello a cascata o waterfall model, riprende la sequenza di passi tipica della produzione manifatturiera, adottato quando lo sviluppo del software fu inteso come attività industriale; si compone di una sequenza lineare e strutturata di steps: il più tradizionale modello di ciclo di vita del software.

  • analisi dei requisiti
  • progettazione
  • sviluppo
  • collaudo
  • manutenzione
Per questi step troppo rigidi e codificati, il mondo del software ha abbandonato questa metodologia, che rimane comunque in vigore in processi industriali.

Differenze tra principali metodi di Project Management
  PMBOK PRINCE2 AGILE WATERFALL
Località United States of America United Kingdom Team internazionale Industria manufatturiera
Metodologia "come" fare "cosa" fare metodo di approccio serie di processi
Ambito di utilizzo Software
Industriale
Edile
Software
Industriale
Edile
Software
Industriale
Edile
Software
Industriale
Edile

Il metodo Agile

Per meglio descrivere di cosa si tratta il metodo agile, rubo la descrizione, semplificandola, ad una nota enciclopedia online:
Nata per l'ingegneria del software, estesa ad altre realtà di management, si riferisce ad un insieme di metodi di sviluppo emersi a partire dai primi anni 2000 e fondati su un insieme di principi comuni, direttamente o indirettamente derivati dai principi del "Manifesto per lo sviluppo agile del software" pubblicato nel 2001.
I metodi agili si contrappongono al modello a cascata e altri modelli di sviluppo tradizionali, proponendo un approccio meno strutturato e focalizzato sull'obiettivo di consegnare al cliente, in tempi brevi e frequentemente, software funzionante e di qualità.

Il manifesto enuncia quanto segue:
Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti
Il software funzionante più che la documentazione esaustiva
La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti
Rispondere al cambiamento più che seguire un piano

I 12 principi del manifesto Agile ... in sintesi

  1. La priorità è soddisfare il cliente.
  2. Accogliamo i cambiamenti (che è differente da subiamo i cambiamenti) nei requisiti: i processi agili sfruttano il cambiamento a favore del vantaggio competitivo del cliente.
  3. Consegnamo frequentemente software funzionante, preferendo i periodi brevi.
  4. Committenti e sviluppatori devono lavorare insieme quotidianamente, per tutta la durata del progetto.
  1. Fondiamo i progetti su individui motivati.
  2. Una conversazione faccia a faccia è il modo più efficiente.
  3. Il software funzionante è il principale metro di misura di progresso.
  4. I processi agili promuovono uno sviluppo sostenibile: tutti devono lavorare per sostenerlo e permetterlo.
  1. La continua attenzione all'eccellenza tecnica e alla buona progettazione esaltano l'agilità.
  2. La semplicità è essenziale.
  3. Le architetture, i requisiti e la progettazione migliori emergono da team che si auto-organizzano.
  4. A intervalli regolari il team riflette su come diventare più efficace.

scrum

metodologia scrum: esempio di flussi

Scrum è una metodologia agile, incrementale e iterativa, per lo sviluppo di prodotti, applicazioni e progetti: si basa su strutture cicliche chiamate Sprint, che durano da pochi giorni a quattro settimane, rivisitate, confermate o corrette, ogni 24h.
Al termine dei cicli, il team di sviluppo rilascia funzionalità immediatamente testabili.

Caratteristiche e plus

  • Comunicazione e fidelizzazione
  • Qualità dei processi
  • Stabilità
  • Lavoro costantemente coordinato
  • Flessibilià; fornisce la possibilità di cambiare le priorità ed i requisiti

kanban

metodologia kanban: esempio di bacheca

kanban è una metodologia agile, semplice ed efficace: si tratta di ricordare, tenere traccia ed individuare visivamente i lavori tramite una lavagna, virtuale o fisica; infatti, letteramente in giapponese, kanban significa cartellone pubblicitario o insegna.
L'obiettivo del kanban è di evitare la sovrapproduzione che è lo spreco più impattante sulle performance di un sistema produttivo.

Caratteristiche e plus

  • Alta flessibilità
  • Visione d'insieme di tutti i processi
  • Produttività: i time-frame ben definiti che permettono la drastica riduzione di tempo sprecato
  • Focus sulle consegne e sui singoli task
  • Flessibilià; fornisce la possibilità di cambiare le priorità ed i requisiti

Scrum o kanban?

Don't ask, "kanban vs scrum." Instead, ask "kanban or scrum" or even "kanban and scrum." Make it more about the principles than the practices. cit. atlassian.com

Scrum e Kanban sono entrambi (metodi) framework di successo, da utilizzare in azienda, nei progetti personali, negli obiettivi individuali. Entrambi validi, entrambi funzionali. Il bello di Agile è che è stato creato per servire il singolo team, ogni singola realtà e non è necessariamente visto come "taglia unica": per tale ragione, non si deve mai aver paura di andare oltre gli “standard” e può essere utilizzato come metodo di implementazione "su misura". Raramente ci si imbatterà in un'azienda o in un progetto che è stato sviluppato all'interno di un singolo silos di Scrum o Kanban: oggi non è poi così comune. È importante utilizzare uno o un mix di framework che funzioni meglio per il proprio team e per i propri obiettivi di progetto.


La perfezione non esiste, ma puoi sempre fare meglio e puoi sempre crescere.

Les Brown, oratore motivazionale americano

il metodo di analisi, discussione delle 5 W e 1 H

Un metodo nel metodo

Il metodo delle 5W e 1H, nato nell'antichità e ripreso nel giornalismo anglosassone, è una regola infallibile per cercare tutte le informazioni, è indubbiamente utile in qualunque analisi, progetto o gestione si debba affrontare.

Per poter affrontare, misurare, gestire, pianificare, occorre conoscere ogni aspetto possibile... e qui, mi permetto di uscire momentaneamente fuori tema e citare Sun Tzu, "I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere."

CHI - WHO

Chi sono i soggetti, gli stakeholder, i protagonisti di un progetto?
Chi ha vantaggi della sua realizzazione?

Questo interrogativo, oltre ad aiutare nell'analisi e progettazione, può e deve creare una collaborazione con lo sponsor del progetto.

Come detto, la collaborazione è la prima regola per una buona riuscita di qualunque progetto: deve essere costante, chiara, efficace!

COSA - WHAT

Comprendere il fine del progetto, la richiesta del cliente, l'obiettivo.

Ma anche cosa può definirne successo o campanello d'allarme!
Se per esempio dobbiamo realizzare una pressa industriale, è necessario sapere su che materiale viene utilizzata per comprendere forza, durezza, pressione: il fine ultimo, meglio se completo del percorso, ci da la possibilità di decidere come procedere.

DOVE - WHERE

Dove agire?
Che ci si riferisca a "quale luogo" o "quale parte del progetto" è consigliabile porsi tutte le domande.
Alcune potranno non essere applicabili, ma è meglio non tralasciare nulla.
Anche il luogo è importante: un e-commerce internazionale, ad esempio, deve tenere presente leggi e fatturazioni differenti per singolo paese e normativa.

QUANDO - WHEN

Sono da considerare anche le variabili temporali: quando succede quello che si osserva? Quando si creano le condizioni migliori? Sarà sempre così

La domanda quando, unita al cosa, spesso aiuta a chiudere velocemente un debug, la risoluzione di un problema: durante la progettazione dell'applicativo di Bluvacanze, ho suggerito che la precentuale IVA fosse una variabile legata a delle date: il tempo, purtroppo per le nostre tasche, mi ha dato ragione.

PERCHE' - WHY

Il perché spesso e volentieri è una domanda ignorata o sottovalutata: assodato che molti lavori, specialmente nel campo IT, sono dati da richieste specifiche, comprenderne il perché aiuta l'integrazione, la fidelizzazione del cliente e, non meno importante, il raggiungimento dell'obiettivo!

Spesso una richiesta nasconde altre possibilità: il mondo IT permette di integrare fatturazione, gestione, automazione, controllo dei processi, procedure, supporti che abbattono i costi e migliorano la qualità del prodotto finale. Operazioni non sempre visibili o conosciute che possono essere proposte ed attivate in un secondo tempo o accrescere la professionalità del servizio: occorre essere sempre propositivi!

COME - HOW

Nel mondo reale, l'esperienza e la progettazione suggeriscono come procedere; in una struttura fisica, un edificio, un ponte è evidente e logico partire dalle fondamenta. Nel mondo virtuale ciò non è sempre compatibile con i tempi e le necessità ... Inoltre,non esiste una strada migliore per raggiungere un obiettivo. Sicuramente con una buona pianificiazione si ottengono risultati soddisfacenti; spesso però, per differenti e svariati motivi, non è sufficiente: occorre ripianificare, adattarsi al cambiamento, modificare la direzione o accelerare: una possibile soluzione per non diminuire la qualitè o peggio sbandare, durante la corsa, è utilizzare la tecnica dell'extreme programming!

Anche questa tecnica, fa parte delle metodologie agili, come altre utili ed efficaci: continuo confronto, comunicazione e feedback quotidiano.

Un ultimo consiglio:

Il miglior strumento di analisi, progettazione, confronto, sviluppo è e rimane la matita.
Anche se oggi, grazie ad alcuni strumenti di ultima generazione, possiamo unire la praticità della mano libera e l'archiviazione digitale.
la matita è il miglior modo di prendere appunti